Candele profumate: a ciascuno la sua!
candele profumate

Data

Condividi

C’era una volta la cera… e c’è ancora, a onor del vero! Le candele hanno accompagnato la storia di uomini e donne nel corso dei secoli. I bimbi giocano a far sciogliere la cera sulle dita e a solidificarla per sembrare dei mostri o, più semplicemente, per il gusto di manipolare quel duttile e scivoloso composto. I giovincelli speranzosi riempiono tavoli e stanze di ceri e candelabri, esponendo gli edifici al rischio di incendio (nemmeno si trattasse di fabbriche di fuochi d’artificio!). Molte aziende profumiere si cimentano nella realizzazione di candele profumate, che, una volta accese, sprigionano intensamente la propria fragranza. Perbacco, la candela alle bacche Baies Nera di Diptyque sa proprio di frutti di bosco, quando la fiamma traballa!

Candele profumate: impossibile resistere

“Piove piove, la gatta non si muove, si accende la candela”. Certo, reggere il moccolo per accompagnare l’amico o l’amica dalla nuova fiamma è un po’ irritante, ma vogliamo paragonarlo ad un sublime idromassaggio circondato da candele profumate con le note olfattive intonate a quelle dei sali da bagno? O a una cena a lume di candela, dove “vedo, non vedo e chissà come sarà il dopocena”?

Il meccanico o il pilota, quando pensano alle candele, pensano a dispositivi elettrici che rilasciano scintille per innescare i processi endotermici e non vorrebbero mai dover ricorrere ai lumini per svolgere il proprio lavoro. Immaginiamo i piloti di inizio ‘900 scendere dalla propria carrozza a motore e accendere (chissà come) la candela all’interno della lanterna piazzata sui parafanghi: non gli basterebbe certo la Saigon di Pierre Guillaume o la Exit The King di Etat Libre d’Orange!

Ci sono, poi, pure quelli che si preoccupano per l’eventuale tossicità delle candele profumate, specialmente le più paraffinate. Dato per assodato che la cera d’api non contiene elementi chimici disturbanti (nemmeno durante la combustione), i profumieri si preoccupano anche di questo aspetto.

Le candele profumate riscaldano l’anima

Visto il periodo che porta alla commemorazione di Ognissanti, “se le fiammelle dei lumini / come stelle brilleranno / non spaventarti: ti riscalderanno”, come cantavano I Gufi negli anni ’60. Magari usando una Wood Sage & Sea Salt di Jo Malone London, o un’altra delle sue inconsuete combinazioni di fragranze.

I più nostalgici (o chi si fa trasportare da un leggero afflato premoderno) potrebbero leggere un bel “mattonazzo” in stile Tolstoj alla luce di una Bibliothèque di Byredo.

L’anticonformista a tutti i costi (quello pronto a “stare contro” fino in fondo!) si accenderà la sigaretta appena rollata alla fiamma di una candela profumata Secret Oud di Carthusia, per non far sentire cosa sta fumando ai propri genitori mentre disserta sulle posizioni ideologiche di Benedetto Croce in merito al ventennio.

Il “maledetto” illuminerà la sua camera “oscura” con una Ebano di Culti Milano, alla ricerca di un’africanità nascosta mentre si esercita nel growl/scream alla Corey Taylor.

Per chi non le vuole mai bruciare, “perché sono così belle”: potreste anche cambiarle, ogni tanto! È la risposta definitiva? La accendiamo? Il vocabolario Treccani descrive il termine candela come derivato dal verbo latino candere, ovvero “essere bianco, splendere”. Potrebbe essere una delle poche volte in cui il gioco vale la candela…

Carrello
PROMO PASQUA 2 campioncini extra con una spesa di 180€🥚🐇
Menu
Home
0 items Carrello
Account

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi un codice sconto del 5%